Premessa Generale

 

Nel 2004 i consumi mondiali d’energia primaria sono cresciuti del 3,7%. Le dinamiche, tuttavia, variano fra le regioni del Mondo e sembrano fortemente correlate all’espansione dell’attività economia. In particolare, la domanda energetica cinese mostra un’importante progressione, con una crescita del 12,5%. Nei principali Paesi industrializzati l’aumento dei consumi è stato più contenuto a causa della minore espansione dell’economia e dell’effetto dell’incremento dei prezzi energetici. Il 2004 è l’anno in cui i consumi energetici dei Paesi in via di sviluppo hanno superato quelli dei Paesi dell’OCSE.

 

Nel 2004 il petrolio ha coperto circa il 35,3% dei consumi complessivi d’energia primaria, il carbone il 24,6% ed il gas naturale il 20,7%. Il restante 19,4% è costituito da energia elettrica primaria (9% circa, principalmente nucleare ed idroelettrica), e da biomassa (10,4% circa). Negli ultimi mesi si è assistito ad una progressiva crescita dell’importanza relativa del carbone, a seguito soprattutto dello sviluppo del settore termoelettrico in Cina e in India.

 

Sulla scena ambientale internazionale il 2004 è stato caratterizzato da un ciclo serrato di negoziazioni, in particolare dell’Unione Europea con la Russia, per permettere l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, poi realizzatasi nel gennaio 2005.

 

In parallelo, a livello di UE, le negoziazioni fra i Paesi membri, l’industria e la Commissione hanno avuto come oggetto principale la presentazione e l’approvazione dei Piani Nazionali di Assegnazione (PNA) delle Emissioni di CO2, requisito necessario per l’applicazione della direttiva sul commercio di emissioni (Emission Trading). Il mercato delle emissioni ha preso ufficialmente avvio nel gennaio del 2005 ma, in attesa dell’approvazione definitiva di tutti i piani di allocazione, il volume delle emissioni scambiate ed il loro prezzo sono rimasti molto modesti.

 

In Europa i consumi complessivi di energia per riscaldamento superano di poco il 40% del totale, con grande influenza sulle emissioni di CO2, responsabile del 50% dell’effetto serra. Questo quadro vede i consumi dell’Europa al 15% del totale mondiale e l’Europa stessa al non invidiabile primato di essere il maggior importatore di energia.

 

Sulla base delle tendenze attuali, entro il 2030 l’UE dipenderà per il 90% dalle importazioni per coprire il suo fabbisogno di petrolio e per l’80% per quello di gas naturale. Come indicato già in varie riunioni ministeriali dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), l’efficienza energetica è uno degli strumenti fondamentali per far fronte a questa sfida.

 

Secondo numerosi studi l’UE potrebbe risparmiare almeno il 20% rispetto al suo consumo attuale d’energia, per un importo pari a 60 miliardi di euro all’anno, equivalente al consumo energetico di Germania e Finlandia messe assieme.

 

L’Europa è all’avanguardia a livello mondiale nella predisposizione di adeguati servizi energetici; gli investimenti richiesti porterebbero quindi alla creazione di numerosi nuovi posti di lavoro di alta qualità in Europa. Sulla base di diversi studi si stima un incremento di occupazione, diretto ed indiretto, di un milione di nuovi posti di lavoro.

 

IL RISPARMIO ENERGETICO (visto non solo in termini di protezione dal freddo ma anche di climatizzazione estiva) RAPPRESENTA SENZA DUBBIO IL MEZZO PIU’ RAPIDO, EFFICACE ED EFFICIENTE, IN TERMINI DI COSTI, PER RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA E PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’ARIA, IN PARTICOLARE NELLE REGIONI DENSAMENTE POPOLATE.



INFLUENZA DEI VARI FATTORI DELL’INVOLUCRO SULLE PERFORMANCE GLOBALI



Per capire al meglio le scelte effettuate in fase di progettazione è bene analizzare dapprima dove si verificano e che incidenza hanno le perdite di calore in un fabbricato. Queste possono essere così riassunte:

 

ELEMENTO DISPERDENTE

% DI DISPERSIONE SUL TOTALE

  PARETI ESTERNE

20-25%

  FINESTRE

20-25%

  AERAZIONE

20-30%

  EMISSIONI DI GAS

10-12%

  TETTO/ULTIMO SOLAIO

10-15%

  CANTINA

5-6%

 

La tabella mostra in quale misura i vari parametri in gioco influenzano le performance energetiche di un edificio. Come si vede un ruolo fondamentale è svolto dall’isolamento termico dell’involucro e dall’impermeabilità all’aria. La qualità della coibentazione dell’involucro e della sua impermeabilità al vento devono dunque essere portate a livelli di eccellenza; ed eccellente deve essere anche la qualità dei serramenti vetrati e la prevenzione dai ponti termici. Quando poi il bilancio tra energia in ingresso alla casa ed energia persa richiede, in qualche misura, un reintegro, a ciò può provvedere una innovativa impiantistica a bassi consumi con rete a bassa temperatura (35-40°C di un impianto di riscaldamento a pavimento, contro i 60-70°C dei radiatori). Ciò rende conveniente l’impiego di caldaie a condensazione che oltre a sfruttare il calore generato dalla combustione, permette di recuperane quella quantità che è contenuta nei fumi di scarico mediante il loro raffreddamento (il vapore acqueo contenuto nei fumi “condensa” cedendo il calore trattenuto). Questo processo innalza notevolmente il rendimento dell’apparecchio consentendo un risparmio fino al 15% dell’energia termica rispetto a caldaie convenzionali.

Nel caso di impianto di riscaldamento in bassa temperatura diventa anche possibile l’abbinamento ad un impianto ausiliario a pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, con possibile integrazione del riscaldamento.

 

DUE CARDINI DEL PROGETTO INTEGRATO: LA FORMA DELL’EDIFICIO E LA QUALITA’ DELL’INVOLUCRO


La forma. Il rapporto S/V. Lo scambio energetico tra l’ambiente esterno e quello interno avviene attraverso la superficie (S) dell’involucro che racchiude il volume (V) riscaldato: più estesa è la superficie (S) maggiori sono le dispersioni termiche. Per ridurre la superficie disperdente (S) bisogna intervenire sulla “compattezza” dell’edificio ed il parametro che la caratterizza è il rapporto S/V. Per gli edifici passivi realizzati nel nord-centro Europa si usa indicare un limite di S/V < 0,6.

Il rapporto S/V, “coefficiente di forma”, è una variabile cruciale ai fini della riduzione delle perdite energetiche per trasmissione. E’ quindi possibile ridurre le dispersioni unitarie e di conseguenza quelle totali, cercando una forma dell’edificio che minimizzi il rapporto S/V. Tutti i ns. alloggi vengono accuratamente progettati al fine di perseguire un coefficiente di forma che non superi il valore S/V di 0,55.

 

La Casa Clima



La direttiva europea EPBD (Direttiva sulle Performance Energetiche degli Edifici) sull’efficienza energetica in edilizia (2002/91/CE) ha lo scopo di indurre ad un risparmio di circa 40 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) entro il 2020. In Italia il recepimento della direttiva è avvenuto attraverso il D.Lgs 192/2005, che tra le altre cose ha introdotto la certificazione energetica.

In Italia il primo comune ad aver avviato l’obbligo della certificazione è stato quello di Bolzano (marchio CasaClima), sull’esempio della classificazione degli elettrodomestici:

 

  • - classe A < 30 kWh/(mq anno) (consumo di chilowattora termico per metro quadrato e anno)

  • - classe B < 50 kWh/(mq anno)

  • - classe C < 70 kWh/(mq anno)

  • - classe D < 90 kWh/(mq anno)

  • - classe E < 120 kWh/(mq anno)

  • - classe F < 160 kWh/(mq anno)

  • - classe G < 160 kWh/(mq anno)

     

A Bolzano per il rilascio del certificato di abitabilità il fabbisogno energetico annuo degli edifici deve rientrare nelle prime 3 classi. Lo scopo della certificazione CasaClima è, tra le altre cose, quello di facilitare l’utente nel decidere l’acquisto o l’affitto di una abitazione mediante la trasparenza dei costi energetici d’esercizio.

 

 

Superficie appartamento

Consumo m³ di gas per m²

Costo del metano

Costo annuo per il riscaldamento

Abitazione tipo

100 m²

20

0,68 €/m³

1.360 €

Abitazione in classe B

100 m²

5

0,68 €/m³

340 €

Abitazione in classe A

100 m²

3

0,68 €/m³

204 €

 

Le case con un consumo al di sotto dei 5 m³gas/m²anno vengono classificate in classe B, mentre al di sotto dei 3  m³gas/m²anno vengono classificate in classe A

 

Supponendo ora l’acquisto di un in classe B, rispetto ad una abitazione tipo, ed immaginando di contrarre un mutuo ventennale, si può, in via molto semplicistica, pensare di ottenere un risparmio pari a € 20.400,00 che attualizzato all’epoca di acquisto può tradursi in un cospicuo incentivo.

 

“… il nostro è un periodo storico in cui i concetti legati alla tutela ed al risparmio ambientale hanno già superato la fase di trend e moda per raggiungere una maturità che gli ha permesso di passare da ideologia d’avanguardia, limitata a pochi sostenitori, ad un concetto diffuso e radicato nella coscienza dei più…”

Quindi, da una parte una crescente responsabilità ambientale del singolo, dall’altra un sistema di leggi nazionali ed europee che spingono alla tutela ambientale ed al risparmio energetico, fanno si che in edilizia si vengano a creare quei nuovi paradigmi costruttivi che già in altri campi hanno fatto, del risparmio energetico, l’elemento centrale della progettazione.

Il costruito diventa così, a tutti gli effetti, protagonista dello sforzo globale di sostenibilità che si sta delineando in virtù della non trascurabilità dei suoi impatti sull’ambiente.

In quest’ottica l’edificio viene concepito anche come macchina, deve cioè essere progettato come un sistema in grado di essere efficace ed efficiente, seppur quest’ultimo elemento non debba sopraffare gli aspetti di vivibilità e tradizione edilizia. Se, infatti in un primo tempo, i paradigmi progettuali degli edifici passivi sembravano legare in modo univoco lo stile architettonico alle prestazioni energetiche del costruito, una visione più matura ha poi spinto a scindere il fine dal mezzo, ovvero l’efficienza energetica dell’edificio dalle soluzioni tecniche ed architettoniche utilizzate per ottenerla.


“Non so se migliora, se cambia,

però deve cambiare per migliorare”

[G. C. Lichtenberg]

 

l nostro studio propone inoltre esami di diagnosi energetica:

 

PRIMA FASE:

La prima fase consiste nel reperire e raccogliere i documenti presenti nei vari siti:

In particolare dovranno essere resi disponibili:

  • Copia delle fatture di tutte le fonti energetiche utilizzate, almeno degli ultimi tre anni (elettricità, gasolio, gas naturale, gpl, calore, teleriscaldamento, ecc..) Le fatture devono contenere le informazioni sulle quantità di energia consumata (KWh, mc,…);

  • Planimetrie e prospetti del sito;

  • Lista di macchinari ed apparecchiature responsabili dei maggiori consumi;


SECONDA FASE:

La seconda fase consiste in un’analisi dei dati raccolti. Tutti i consumi verranno inseriti ed elaborati dai software di calcolo per poter individuare l’indice di prestazione energetica dell’edificio e la relativa classe di appartenenza.

 

TERZA FASE:

Dopo aver studiato ed analizzato le informazioni ottenute, si procede alla visita presso il sito. Durante il sopralluogo verranno visionati gli impianti, la centrale termica e tutte le attrezzature e i macchinari di maggior rilevanza.

In particolare saranno rilevate le informazioni relative a:

  • Strutture edilizie;

  • Gestione dei carichi;

  • Illuminazione;

  • Aria compressa;

  • Ventilazione;

  • Elettropompe;

  • Motori elettrici;

  • Condizionatori;

  • Impianti di riscaldamento;


QUARTA FASE:

Come risultato della raccolta dati e del sopralluogo, verranno identificate le aree di intervento. Per ogni area verranno proposti degli interventi e saranno valutati i risparmi ottenibili. L’analisi porterà ai seguenti risultati:

  • Risparmio economico;

  • Pay-back degli interventi;

  • CO2 evitata;

  • Classe energetica di appartenenza dell’edificio;


QUINTA FASE:

La quinta ed ultima fase dell’audit energetico consiste nella stesura della relazione tecnica che sarà composta dai seguenti capitoli:

  • Introduzione generale;

  • Stato attuale dell’edificio;

  • Analisi dei consumi;

  • Proposte di intervento;

  • Valutazione sulle modalità di gestione;

  • Valutazione economica degli interventi;

  • Conclusioni.



Siamo inoltre in grado di rispondere a tutti i Vs quesiti in materia di energia rinnovabile, riqualificazione energetica e pratiche di detrazione fiscale.

 

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dlgs_28-2011.pdf

dlgs_311-06.pdf

 

 

Referente Sicurezza nei Luoghi di Lavoro:

 


Ing. Cavalletto Alessandro

Cell. 347 5600804


Fax: 049 8252383
E-mail: info@pancav.it

 

Curriculum Ing. Alessandro Cavalletto


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